|
|
|
“Molte reti europee di sorveglianza per la radioattività nell’atmosfera a fine settembre 2016 hanno registrato la presenza di rutenio-106 al livello di qualche millibecquerel per metro cubo d’aria” Lo scrive l’Irsn, l’Istituto di Radioprotezione e di Sicurezza Nucleare francese che chiarisce come: “I livelli rilevati non hanno conseguenze né sulla salute umana né sull’ambiente”. Le dichiarazioni dell'Irsn sono suffragate da un'inchiesta i cui risultati sono appena stati diffusi. Secondo gli esperti “La zona più probabile di emissione si trova tra il Volga e gli Urali” Già dallo scorso 27 settembre,e proprio in Italia, sono state rilevate dalle strumentazioni che compongono la rete di monitoraggio delle radioattività, le tracce di rutenio nell'aria, che però sarebbero scomparse lo scorso13 ottobre. Le zone interessate sarebbero state il Friuli, la Lombardia, l'Emilia, il Piemonte e la Toscana. Per fare un confronto, quando si sviluppò la nube radioattiva di Chernobil, si parlava di decine di migliaia di becquerel per metro quadrato. . |
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 28/04/2024 17:31:19 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
In termini di ambiente, non è il cambiamento climatico a venire prima, ma la questione dell'inquinamento in senso lato.
Smog, tanto smog, troppo smog. È un dato di fatto: soprattutto nelle aree urbane respiriamo un’aria pericolosamente inquinata...
Asma e rischi cardiaci dovuti all'aria inquinata, alle infezioni e alla malnutrizione dovute al riscaldamento globale
Numerosi studi hanno già messo in evidenza l'impatto negativo dell'aumento delle temperature e della CO2 atmosferica sul riso